Anna Maria è insegnante e volontaria Telethon di Alghero. Durante le campagne di raccolta fondi, oltre ad allestire un banchetto in piazza, distribuisce privatamente i Cuori tra le sue conoscenze. Attiva e solare, anche quest’anno risponde “Io per Lei”: andiamo a conoscerla!
Da quanto tempo collabori con Telethon? Come è nata la tua sensibilità?
Dal 2017. Scartabellando su internet, mi era capitato sott’occhio il post Facebook di Telethon sulla campagna volontari; ho visto che la mia zona era scoperta, e mi sono detta: “Perchè no?!”. Sono una persona appassionata e sensibile a queste tematiche pur non avendo avuto casi di malattie genetiche rare in famiglia. Tramite Fondazione Telethon ho conosciuto due signore che invece stavano affrontando questa battaglia: quell’incontro è stato provvidenziale perché mi ha incentivato ancora di più.
Sei insegnante di scuole superiori. Come racconti agli studenti quello che fai?
Sono una persona molto riservata, preferisco raccontarlo con le azioni piuttosto che con le parole. D’altronde la nostra è una piccola cittadina, i ragazzi mi vedono ai banchetti, sanno che sono coinvolta nel sociale. Cerco di trasmettergli il valore del volontariato da volontaria e non da insegnante.
Se dovessi descriverti come volontaria in 3 aggettivi, quali sarebbero?
Entusiasta: mi galvanizza l’idea di essere utile per il prossimo, è una cosa che mi ha sempre contraddistinto. Solare, soprattutto nell’approccio alle persone. Infine interessata, perché cerco di essere più informata possibile, anche per essere preparata alle domande che mi vengono poste.
E come mamma?
Rigorosa, i miei tre figli direbbero che sono un carabiniere! (ride). Empatica, perché cerco di capirli e di accoglierli nonostante la rigidità nell’educazione. Solare, perché questa è una mia dote naturale!
La nostra campagna di primavera come sai si chiama “Io per Lei”. Chi è “lei”, per te? Nel tuo cuore, per chi fai la volontaria?
La campagna di primavera mi coinvolge più di quella di Natale, proprio per la festa della mamma.
Lo faccio non per una mamma in particolare, ma per tutte le mamme rare. Loro sono delle vere eroine.
I genitori lo sono in generale, ma le mamme in particolare meritano tutto il nostro supporto.
Cosa provi quando pensi a una mamma rara?
Empatia e tanta ammirazione. Provo a mettermi nei loro panni, non saprei proprio cosa farei al loro posto. Si sono dovute reinventare, hanno dovuto cambiare tutta la loro routine quotidiana. E non hanno mollato!
Che attività svolgerai nella campagna di primavera? Come pubblicizzerai la campagna?
Se ci sarà permesso, il banchetto è d’obbligo! Prima comunque faccio la distribuzione privata. Ho un passaparola collaudato, metto in movimento tutte le persone che conosco, in particolare i colleghi. Usiamo anche Facebook e giornali locali. Ho coinvolto un’amica che mi aiuta sempre.
Come riesci a coniugare impegni familiari, lavorativi con il volontariato?
Mi ritaglio il tempo, sfrutto ogni minuto della giornata. L’ho imparato da quando sono diventata mamma!
Qual è l’ingrediente segreto per attrarre le persone e convincerle a donare alla causa di Telethon?
Il sorriso. Spesso i colleghi mi dicono: “Come faccio a non donare qualcosa con quel sorriso che hai?!”
Ti viene in mente un aneddoto divertente?
Durante il mio primo banchetto è arrivato un acquazzone improvviso. La gente è corsa a ripararsi sotto il nostro gazebo e abbiamo venduto tutto in 15 minuti!
Emozioni prima, durante e dopo la piazza?
Prima c’è sempre un po’ di ansia per vari fattori incontrollabili: il meteo, il numero di persone, ma fare prima la distribuzione privata mi tranquillizza, perché il grosso è stato fatto. Anzi è capitato di chiedere altri Cuori specificamente per la piazza!
Cosa diresti ad altre persone per convincerle a diventare volontari?
Fare il volontario Telethon fa bene al cuore. Non impegna particolarmente, si parte sempre dalle piccole cose. È il discorso che tante gocce insieme fanno un oceano. Non tiratevi indietro, bisogna gettarsi, soprattutto nelle cose positive!
Anna Maria fa parte di NOI volontari Telethon, un gruppo di persone generose, appassionate e determinate che insieme vogliono cambiare il presente e costruire un futuro libero dalle malattie genetiche rare. Anche in un momento di difficoltà come questo. Entra anche tu a far parte della squadra!