Giuseppe ha 36 anni ed è un volontario Telethon e un appassionato testimone del valore della ricerca scientifica.
Fin da bambino accusa una tosse persistente e anomala, e una pesante stanchezza generale, ma nonostante le tante visite mediche, nessuno riesce a dare un nome a quei segnali. Solo quando ha 20 anni, Giuseppe scopre di avere la fibrosi cistica, e questo dà finalmente una risposta ai diversi sintomi della malattia che avevano tormentato la sua infanzia.
Una diagnosi tardiva possibile grazie all’evolversi della ricerca e specifici test genetici. «Quella diagnosi, racconta, è stato un punto di partenza, un sollievo, ma i successivi tre anni sono
stati di buio totale. Ho avuto tanti ricoveri a causa dei quali volevo rinunciare agli studi, e sono venuti a mancare diversi amici con la mia stessa patologia».
«Oggi so cosa devo fare, devo sensibilizzare, e questo scopo mi ha legato a Fondazione Telethon».
Giuseppe
Giuseppe inizia la sua attività di volontario con la Fondazione diversi anni fa, partendo dal piccolo paesino montano in cui vive, Mormanno, in provincia di Cosenza, che conta appena 3.000 abitanti. Ha vissuto sulla sua pelle l’importanza della ricerca e la sua capacità di progredire, e con questa consapevolezza organizza il primo banchetto, un inizio da cui ha preso vita un cambiamento che è diventato sempre più grande!
«In paese tutti sapevano di me e della mia malattia, ma nessuno chiedeva e diceva niente, le consideravano cose di famiglia, io invece ho voluto abbattere quel muro, e ho iniziato a parlarne. È cambiato tutto, ho conosciuto persone speciali, e abbiamo scoperto la bellezza di fare le cose insieme».
Nel 2019, grazie ai nuovi progressi della ricerca, Giuseppe ha potuto intraprendere un percorso terapeutico che oggi lui stesso racconta:
«Il 6 marzo 2023 ho festeggiato 1.200 giorni senza nessun ricovero! Mai successo nella via vita».
«Sono riuscito a laurearmi in scienze politiche e da qualche settimana ho iniziato anche a lavorare. Io non mi fermerò mai perché grazie a Fondazione Telethon sono riuscito a non arrendermi mai».
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