Al fianco di Fondazione Telethon c’è una rete di supporto per un unico grande obiettivo: cambiare la vita di chi lotta contro le malattie genetiche rare.
Si è conclusa da qualche giorno la Campagna di Dicembre di Fondazione Telethon. Quest’anno, in circa 4000 piazze italiane, famiglie, volontari, associazioni, “insieme”, hanno risposto all’appello di Fondazione Telethon e vogliamo ringraziarli tutti. Perché sono sempre al nostro fianco, perché condividono con noi l’idea di un futuro migliore per tante famiglie, perché ci mettono il cuore in quello che fanno.
La gratitudine che fortifica il nostro “insieme”
Grazie a Uildm, che da oltre 30 anni testimonia l’importanza del sostegno alla ricerca per migliorare la qualità di vita delle persone con una malattia neuromuscolare.
Grazie ad Avis, ai suoi volontari e ai suoi donatori, “insieme” a Fondazione Telethon da oltre 20 anni; a loro il nostro grazie per aver portato nelle piazze italiane un messaggio legato al “futuro” per tante ragazze e ragazzi che convivono con una malattia genetica rara.
Grazie ad Anffas, che anche quest’anno “insieme” a Fondazione Telethon ha voluto condividere la comune visione che la ricerca sia uno dei principali strumenti per il miglioramento della qualità di vita delle persone con una disabilità intellettiva. Un ringraziamento a Unpli perché anche quest’anno non ha fatto mancare il suo sostegno, coinvolgendo le proprie comunità e i propri territorio in una attività di volontariato a sostegno della ricerca.
La gratitudine va anche a Azione Cattolica Italia perché crede fortemente nella ricerca, lo dimostra la forza di questa alleanza, che offre in concreto, con l’impegno delle diocesi e dei suoi volontari, vicinanza e prossimità alle persone che convivono ogni giorno con una malattia genetica rara e alle loro famiglie.
E ancora grazie alle edicole che aderiscono al Si.Na.G.I per questo dicembre, con forza, hanno deciso di distribuire all’interno delle edicole i Cuori di cioccolato per dare continuità al percorso delle persone con malattia rare e delle loro famiglie.
Impegno, lungimiranza e fiducia: sono le tre parole che descrivono il senso dello stare “insieme”. Solo attraverso la ricerca è possibile donare futuro alle persone con una malattia genetica rara e alle loro famiglie.